venerdì 27 maggio 2011

L'ultimo post (e poi si fa sul serio)

Non sono una mamma, e non sono stata una sposa, quindi non ho titoli per scrivere queste righe.
Ma ho amato e sbagliato e continuo a farlo, e ho il privilegio di essere stata molto amata e di esserlo tuttora, e credo che questo in qualche modo mi legittimi. E poi ho voglia di farlo, e quindi eccomi qua.
La trasmissione dell’esperienza è impossibile, altrimenti vivremmo in un mondo noioso e perfetto, ma il desiderio di risparmiare a chi amiamo le facciate e le cicatrici che ci segnano nel tempo è fortissimo. Ripenso alle cose che mi hanno insegnato i miei genitori e gli amici che avevano già affrontato la prova che avevo di fronte, e alla fine, malconcia o sorridente, ho sempre scoperto che avevano ragione.
Basterebbero due scatole con l’etichetta “cose da fare” e “cose da evitare”, ma è giusto che ciascuno la sua strada la trovi da sé mischiando le tessere.
Quello che voglio dirti, oggi che manca solo un giorno al tuo matrimonio, è che la vita di due persone si scrive col pennarello indelebile: taglia, incolla e cancella non sono previsti. Non puoi alterare la sequenza né la sostanza. Per quello è importante conoscere la pazienza e il perdono, e lo so bene perché se la mia pazienza è infinita il perdono, io, non l’ho imparato mai.
Pensa che la coppia non prevede la rinuncia ad una parte di te, al contrario, non perdere mai di vista la tua sana individualità, che è ciò che ti rende unica e insostituibile. Non tralasciare le tue amicizie, la tua famiglia, il tuo tempo e le tue passioni, conserva la tua sfera di autonomia per portarla in dote ogni giorno. Cammina sempre sulle tue gambe, costruisci l’amore ogni mattina, fai in modo che nella peggiore delle ipotesi siano i rimpianti a cullarti e non i rimorsi a bruciarti. Dissemina il tuo cammino delle pietre miliari dei ricordi, rinuncia a un’ora di sonno per vedere la luna e le stelle, imprimiti a fuoco nell’anima le sensazioni che oggi ti scuotono perché negli anni non diventino solo una carezza leggera.
Ricordati quello che vedi oggi negli occhi di quest’uomo che hai scelto e ti ha scelto, e sappi che non è vero che l’amore si indebolisce, perché se ne hai cura l’amore è come un albero, che si rinnova ogni primavera anche dopo il più rigido degli inverni. Goditi la vertigine di questa felicità infinita che ti si apre davanti, ma vivi ogni giorno senza contare sul domani e non rimandare un gesto o una frase solo perché pensi di avere tempo.
E goditi queste ore irripetibili, in cui le aspettative e le emozioni danzano con sogni e desideri. Non so se domani ti vedrò con gli occhi o ti immaginerò con l’anima, ma sappi che io e Wish siamo nel corteo nuziale, e ti seguiamo con tutto il nostro cuore.

domenica 13 marzo 2011

Ancora sul bouquet




Non per confondere le idee, ma ho comprato un immenso mazzo di fresie bianche e da tre giorni vivo stordita dalla loro bellezza, freschezza e profumo. Se il tuo vestito è bianco bianco e semplice, potrebbero essere un'idea. La palletta che vedi è di fresie e lisianto, ti mando il dettaglio di entrambi. Il lisianto, che io chiamo rosa del Parmigianino per le sue linee allungate, ha una caratteristica da non sottovalutare a fine maggio: resiste benissimo al caldo, e infatti è il fiore più gettonato per i matrimoni estivi. Oltre al bianco candido, come le fresie, esiste anche nella variante crema calzina, e in varie sfumature di rosa. E poi le fresie, avendo questa forma a grappolo, hanno sempre un fiore più aperto, due o tre schiusi e il resto sono boccioli verdi tenerissimi.

lunedì 7 febbraio 2011

Dalle stalle alle stelle


Ti rispondo sul blog, a caldo. Per prima cosa attendi la conferma definitiva che in scuderia non ci state, e quando l'hai avuta pensa che sicuramente è per il meglio (te lo dice una pessimista, quindi credici). Non avrai le aree Calzino, e chi l'ha detto? Avrai SOLO aree Calzino, perchè potrai dare un tocco diverso a ciascuna sala, pensando a chi la vuoi destinare. Potrai dare un nome alle sale, numerando i tavoli o dandogli un nome in tema con quello della sala. Potresti anzi sbizzarrirti, e invece di scegliere una soluzione unica fare la sala "Proverbi" con il tavolo "Al contadino non far sapere...", quello "Tanto va la gatta al lardo..." ecc., mentre la sala "I nostri amici animali" avrà il tavolo dedicato alle polle pazze, o al rifugio delle farfalle ecc. ecc.
La cena è seduta, e quando sei a tavola non ti interessa sapere chi mangia due sale più in là, mentre dalla planimetria mi sembra che la villa abbia un sacco di spazi utilizzabili per i momenti comuni (aperitivo e torta in primis). Ho visto fughe di corridoi dove ti immagino camminare col tuo vestito semplice, bellissimo e bianco bianco, con futuromarito anzi con maritopunto, e mi sembrano abbastanza ampie per consentirti tutte le calzinate che vuoi. E poi ci sarà una hall, un'anticamera, un ingresso, insomma un punto cospicuo dove mettere bolle, e quaderni, e conftti e piante grasse o lanterne o sale color calzino.
E soprattutto non considerare il cambiamento una seconda scelta. E' solo una scelta diversa, sta a te renderla la migliore. Quindi ripigliati, pensa a tende colate di pesche nettarine, e reagisci. E quando vedrai le foto ti renderai conto che ho ragione.

mercoledì 2 febbraio 2011

Della versatilità della pianta grassa (piccola piccola)





Puoi metterla in vasini calzini classici di coccio, o come segnaposto, o in una scatola trasparente, ma anche su un vassoio, o in un vasetto di alluminio... è viva e destinata a durare nel tempo, salvo annaffiamenti improvvidi o eccessivi, e poi non dimentichiamo che sono tutte bellissime. Agisci dunque!

domenica 30 gennaio 2011

Trovate (si fa per dire)



A quanto pare queste lanterne vanno per la maggiore nei giardini svedesi, chi l'avrebbe mai detto? Quindi, non è un detective quello che ti serve, ma un ben più banale interprete svedese/emiliano: http://www.gardsromantik.se/?category_id=&item_id=1036.

sabato 29 gennaio 2011

Per la mangiatoia


Mi sembra fatta apposta, questa nuvola di gypsophila, magari in un cesto di vimini bianco o grezzo, oppure di alluminio, perchè il rame mi sembra un po' sfacciato.
A proposito, l'hai poi vista la fioraia? Ha provato a strangolarti o è stata collaborativa?

giovedì 27 gennaio 2011

Luce e parole



Ok, l'estetica è quella che è. E manco si capisce bene cosa siano. Trattasi di lampade a clip per consentire la lettura notturna prevenendo separazioni precoci, favorendo il risparmio energetico e abilitando kermesse del tipo "mi finisco Ken Follett anche se sono già le tre del mattino tanto domani è sabato". Mi sono venute in mente per la loro valenza simbolica: tu ami le parole e il tuo matrimonio sarà pieno di luce (in mezzo ai tavoli, forse con le lanterne, qualche candela qua e là..). Sono utili (garantisco di persona), e se le trovi bianche o metallizzate, in una scatola carina, mi impegno a venire a impacchettartele personalmente. E scusami se insisto con le mie idee peregrine, ma finchè non mi scrivi che hai trovato la bomboniera calzina io non mi dò pace.

Bomboniere a puntate



Le ho viste oggi, smaltate di bianco, queste lanterne che sembrano casette di cui illuminare le finestre. Ho pensato che se la tua amica ti ha battuto sul tempo con la candela tu potresti metterle un tetto sopra. E poi ecco la versione equosolidale, che sa di spezie, luna e notti a Marrakech.

martedì 25 gennaio 2011

Se la montagna non va a Maometto...



Visto che non si riesce a capire cosa potrebbe fare piacere ai tuoi ospiti, ti dico cosa farebbe piacere a me: un bel corno portafortuna, magari in versione portachiavi. Un omaggio alla tua natura superstiziosa, kitsch quanto basta, ma opportunamente incalzinato potrebbe essere una soluzione da non sottovalutare.

Il portale della chiesa


Cercavo una bomboniera e ho trovato degli alberelli per il tuo ingresso in chiesa agghindati come si deve. Già che ci sono te li posto. Ci sono sia le palle sia le spirali. Mi sembrano molto carini e anche trasportabili all'ingresso delle scuderie, se ti fa piacere.

Buongiorno, sono una candela sostenibile in una scatola equosolidale



Per una bomboniera che soddisfi gusti ed esigenze interregionali, una candela profumata da mettere in una scatola equosolidale, come questa in carta di gelso prodotta dalla cooperativa femminile "White Lotus" Chang Mai (Thailandia) che ho trovato su mercantidiluce.com

lunedì 24 gennaio 2011

Omaggio all'Emilia




Capisco che non sia il massimo dell'originalità, però ammetti che essere associati al momento della tigella, quando hai fame e senti il profumo dell'impasto caldo, annunciato dai vassoi di salumi e dalle ciotole con il lardone, lo stracchino e il gorgonzola... ti arriverebbero tante di quelle benedizioni per almeno sette generazioni (la rima è involontaria).
Se trovi un artigiano che fa gli stampi potresti farli realizzare con un simbolo che vi rappresenta, e poi confezionarli in scatole color calzino, oppure in sacchetti di cellophane come quelli per i dolci che infiocchetti con un giro di rafia, o per un effetto piu raffinato con nastro di seta e bigliettino in tinta con i vostri nomi e la data.
Il problema è che ora mi farei due dozzine di tigelle. Con una fetta di mortadella, poi una di golfetta, e poi una liscia per sentirne tutto il profumo e ricominciare con cotto e stracchino, e poi una fetta di crudo dolce, e poi una caldissima per sciogliere una fetta di roquefort, e poi parmigiano col balsamico...
Calzino, se non prendi una decisione su 'sta bomboniera mi avrai sulla coscienza. Prima le fragole a dicembre, poi la tigella all'una di notte, cosa devo ancora sognarmi la notte?

Una bomboniera che nessuno ha mai visto



Guarda che meraviglia, tutte le sfumature calzine che vuoi. E se non sei convinta sappi che il sale è il simbolo dell’ospitalità, dell’amore e della fedeltà. Agli ospiti si porge pane e sale in segno di benvenuto. E Cicerone diceva: «Bisogna mangiare insieme molti moggi di sale perché il dono dell’amicizia sia completo.» Nel Medioevo il sale veniva utilizzato per scongiuri e cerimonie di ogni tipo. Era presente nei processi di purificazione e redenzione dell’animo umano, nell’inaugurazione delle Chiese, nei battesimi, ma anche nell’arte divinatoria. Si usava inoltre regalare sale agli sposi, per proteggerli dall’infertilità.
Altrimenti vai al prossimo post.

sabato 22 gennaio 2011

Ricordi/2



Adoro i confetti e sono una stoccatrice seriale di sacchettini, scatoline, tulle e nastri, ma gli oggetti annessi (tabacchiere, portapastiglie, cucchiaini ecc), avendo una passione per le superfici sgombre e un'innata tendenza al minimalismo, tendono a inquietarmi. Però è vero che la bomboniera è un preciso diritto della sposa, e nel caso volessi lasciare a tua volta un ricordo tangibile ti lascio un paio di spunti, anche questi non originali ma che farebbero sicuramente felici i tuoi ospiti. Una bottiglia di Malvasia (in omaggio alle origini di futuromarito), o di Bianco di Castelfranco Emilia (in omaggio alle tue), o di un vino che vi piace particolarmente con l'etichetta del vostro matrimonio: data, nomi e foto, oppure il motivo scelto per le partecipazioni, o per semplificare le cose, con l'etichetta originale e un cartoncino con le vostre iniziali legato sul collo. Lo stesso vale per un barattolo di Nutella, o per la marmellata di prugne che sanno di nebbia e di Emilia, o per i capperi sottosale. Insomma, per lasciare un ricordo utile, prendersi ancora un paio di benedizioni e prolungare nel tempo la gioia di quel giorno.

Ricordi/1




L'idea che ti propongo non è particolarmente originale o innovativa, ma è sicuramente retro e mi è venuta in mente leggendo il tuo blog. Con la stessa grazia con cui chiedi libri e canzoni alla blogosfera puoi chiedere un pensiero ai tuoi invitati. Prendi un quaderno rilegato a mano in carta fiorentina color calzino, o una moleskine, o dei fogli di carta o quello che vuoi, li metti, ad esempio, sulla postazione dei confetti, e chiedi di scrivere un augurio, di fissare un ricordo, di tratteggiare un'immagine.
L'ho fatto per un'amica anni fa, e ogni tanto lo sfogliamo insieme, emozionandoci ogni volta in maniera diversa. E poi un pezzo di carta con la grafia delle persone che ami, nell'era dei social network, ha un valore inimmaginabile.

lunedì 17 gennaio 2011

Che tempo farà?




Pensando agli origami mi sono venuti in mente i ventagli (gli unici, oltre alla barchetta, che potrei realizzare con qualche chance di successo), poi mi è venuto in mente che il 28 maggio potrebbe anche fare caldo, e la sintesi è questa proposta, non originale ma utile in caso di temperature estive precoci. Un ventaglio con le vostre iniziali, o con il motivo che sceglierai per le partecipazioni, o al limite, per non gravare ulteriormente l'apparecchiatura (bolle, origami, centrotavola, macarons ecc ecc ) potresti trasformare il menu in ventaglio con una palettina di legno come quella del ghiacciolo. Da un lato ci scrivi le cose meravigliose che offrirai e dall'altro ci metti le iniziali tue e di futuromarito.
Così, tanto per dire...

giovedì 13 gennaio 2011

Tableau de mariage




Per quanto riguarda l'onomastica dei tavoli vi conosco poco e quindi mi perdo un sacco di occasioni (siete bevitori devoti? vai coi tavoli dedicati ai grandi vini; amate viaggiare? vai con le ultime mete ecc ecc) ma ci provo lo stesso.
1. i nomi delle isole siciliane, che però non so se bastano per il numero dei tavoli
2. fai gli origami per ciascun tavolo? allora potrebbero essere i nomi dei soggetti rappresentati dagli origami
3. ami moltissimo la musica, e allora perchè non dedicare ciascun tavolo a una canzone o a un artista/gruppo, cosa questa che ti faciliterebbe anche nella composizione dei tavoli stessi: avrai tavoli lenti, tavoli rock, tavoli revival ecc
4. ami molto leggere, e quindi potresti dedicare i tavoli ai vostri autori preferiti o ai vostri libri del cuore. la cosa che mi piace di più di questa opzione è che potresti anche scegliere una frase da mettere sotto il nome del tavolo, che farà pure cartiglio di Bacio Perugina, ma vi offre anche la possibilità di condividere i vostri pensieri con chi amate.
5. il nome di un albero o di un fiore, è scontato ma si presta a mille interpretazioni grafiche (e forse anche di origami)
Queste sono le prime idee che mi sono venute in mente, ma sto elaborando i dati e prometto che arriverò con altri suggerimenti.

domenica 9 gennaio 2011

La scuderia


Ho guardato e riguardato le foto della scuderia di Palazzo Stella. Meravigliosa, disegnata intorno a te. Anche i colori sono quelli giusti. Talmente perfetta che ti sembra quasi di profanarla aggiungendoci qualcosa. E poi, i tavoli luminosi...
Però io qualche idea da discutere col tuo fiorista te la dò lo stesso. Purtroppo le mie ricerche sono state infruttuose, e non ho trovato immagini da proporti. La prendo per una garanzia di originalità, e passo alle proposte.
- vasi di vetro trasparenti, grandi, altissimi, con rami di salice o di nocciolo
- nuvole di gypsophila freschissima (é quella della foto), la chiamano anche nebbiolina o velo da sposa, negli anni '80 era in tutti i bouquet come complemento alle rose, ma da sola in grandi mazzi l'effetto è magico
- ghirlande verdi, di foglie fresche, inframezzate dai tuoi fiori preferiti, da usare per sottolineare la bellezza di mangiatoie, lavatoi, archi e altri elementi
- alberelli di ligustro come quelli che ti piacerebbero per addobbare il portone della chiesa
- piccoli ulivi illuminati dal basso per esaltare i riflessi argentati delle foglie
- fascine di spighe tenute insieme da un fiocco o da un nodo in nastro color calzino
Sono molto avvilita per lo scarso corredo iconografico, ma davvero non ho trovato nulla. Mi spiace.